CONCEPT
"In questa era elettrica ci vediamo tradotti sempre di più sotto forma di informazioni, in movimento verso l'estensione tecnologica di coscienza" (Marshall McLuhan)
Questo lavoro è parte di una serie chiamata “Alter Ego”, che ha il presupposto di riflettere sulla proiezione “fisica” e ontologica dell'essere (inteso come nome e come verbo), nonché delle sue stesse azioni, all'interno del mondo digitale.
Questo lavoro non intende focalizzarsi in uno sviluppo puramente concettuale. Intende piuttosto utilizzare tali tematiche senza assumere determinate posizioni, cercando uno stile personale, con la presunzione di seguire una ricerca estetico/formale, e sperimentando su differenti supporti, ma seguendo sempre la peculiarità offerte dal linguaggio digitale. Rimane comunque di particolar rilievo la valenza concettuale che si colloca comunque come terreno per la sperimentazione e la ricerca.
Hidden nude, è il primo lavoro nato seguendo questi presupposti. La stampa è caratterizzata dalla traduzione di una fotografia digitale in codice esadecimale. Il codice frutto della rappresentazione dell'immagine e degli algoritmi di compressione costituisce di fatto il “vero” materiale/immateriale di cui è costituita l'immagine, che si differenzia fortemente dal rapporto referenziale tipico del supporto fotosensibile della fotografia analogica/classica.
La fotografia in questione ritrae l'autore nudo, in grandezza naturale, ma reso invisibile, “nascosto” dalla “rappresentazione materica”, pura, del digitale. In tal modo il corpo si vede tradotto, smaterializzato, decontestualizzato dalla sua natura fisica. La sagoma stilizzata nella stampa è il ricalco di un'altra foto, molto simile, ma non la stessa costituita dal codice.
Questo gioco ironico si basa sullo sconvolgimento che ha portato il digitale nel valutare il carattere referenziale dell'immagine fotografica. Come accennato prima, in ciò in cui si distingue dall'analogico, è appunto l'assenza fisica dell'immagine, in quanto esiste solo in funzione di un codice, che errato o modificato, non può mai essere considerato meno “originale” della sua fonte iniziale.