taxonomies of interactions – SWF
2006 – Progetto sull’interazione
Questo progetto sull’interazione è stato creato con l’intenzione di immergere il fruitore in una condizione interattiva, che permettesse di evidenziare gli attributi dell’interattività dei media, e le relazioni che scaturiscono tra gli attributi stessi.
Non è infatti il contenuto, il punto focale del progetto, ma la struttura che lo racchiude. I dati di riferimento utilizzati per sviluppare il progetto, non sono stati i media in sé (o le loro immagini) bensì i criteri sotto i quali sono stati classificati.
Ho dato da principio, al fruitore, la possibilità di scegliere la strada o “punto di vista” in cui poter visualizzare il contenuto. In base a tale scelta l’utente si ritrova i dati organizzati coerentemente al percorso intrapreso, ma inserendo anche elementi che richiamino il criterio di organizzazione non scelto (colonne che si accendono al passaggio del mouse nel sotto-menu).
Tale sistema è stato utile per trarre nuove osservazioni che riguardano un ulteriore (o alternativa) catalogazione degli elementi che caratterizzano l’interattività mediatica, osservata da Pierre Lévy. In sostanza da tale ristrutturazione dei dati, è emerso che questi attributi posso essere suddivisi in due categorie:
interazione = genere di rapporto che scaturisce tra emittente/i e fruitore/i
spazio/tempo = che riguarda il rapporto che ha il media con il tempo di trasmissione/ricezione e il contesto in cui opera
La struttura semi-gerarchica del progetto, costringe l’utente a percorrere un percorso e ad effettuare determinate scelte, in modo tale che, questa partecipazione dell’utente abbia un forte impatto cognitivo, dovuto all’esperienza che si è costruito tramite l’interazione.
La grafica utilizzata, è apertamente minimale e semplicistica, e l’estetica è puramente “digitale.”. Per esseri più espliciti è stato necessario inserire brevi descrizioni per ogni elemento di significato. La simbologia, è stata ripresa da quella utilizzata nella progettazione delle relazioni tra campi all’interno dei data-base. Questo perché il tipo di relazioni è identico a quelle che riguardano l’interattività.
Il punto debole del progetto sono forse le immagini che identificano i media.